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RIFORMA DELLO SPORT: COSA CAMBIA

Da Luglio 2022 entrerà in vigore la figura del lavoratore sportivo.


Cinque decreti legislativi sono stati approvati per l’attuazione della riforma dello sport il 26 Febbraio a due giorni dalla scadenza della delega. Detta anche riforma Spadafora che lo ha visto impegnato in un anno di tavolo di lavori, l’ex ministro dichiara:

 “Finalmente tantissime cose diventano realtà, dalle tutele per i lavoratori sportivi, al professionismo femminile, ai paralimpici”. 

Le grandi novità che porteranno un rivoluzionario cambiamento del mondo dello sport saranno:

  • La figura lavorativa dell’operatore sportivo
  • Abolizione del vincolo sportivo
  • Autonomia del CONI
  • Atleti paralampici e professionismo femminile.

La reazione del mondo sportivo si evince dalle considerazioni dei vertici quali Giovanni Malagò:   “Tutele agli operatori sportivi? Questo dovrebbe essere la soluzione alle varie contrapposizioni che sono state già sollevate. Credo sia l’unico modo per aggirare le posizioni arroccate dei vari schieramenti. Un punto di ricaduta è indispensabile, soprattutto in epoca di pandemia”.  

Preoccupazione soprattutto dalla Federazioni, il presidente della Federbasket ed ex presidente del Coni, Giovanni Petrucci, dice:

Si riforma un mondo che da quanto si evince non si conosce. Lo sport ha attraversato tanti momenti difficili ma un tale caos e confusione come quello che si sta vivendo con queste leggi e proliferazione di organismi non si era mai visto. Adesso oltre al serio e grave problema della pandemia assistiamo anche a leggi che non fanno altro che mettere ulteriormente in ginocchio un sistema sport al collasso. Io ovviamente mi riferisco al vincolo e al lavoro sportivo – sottolinea – È troppo facile legiferare e disporre che a pagare siano le Federazioni che stanno perdendo soldi e tesserati e società in grave crisi. Altri saranno contenti? Io assolutamente no”.  

I tempi di attuazione previsti sono già a partire da luglio 2022 per il lavoratore sportivo che supera i 10.000 euro annui il quale verrà regolarizzato con il versamento dei contributi previdenziali.

Per quanto riguarda l’abolizione del vincolo sportivo, ovvero il divieto per un atleta agonista di praticare lo stesso sport con altra società oltre quella per cui è tesserato, partirà tra 5 anni.