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Precisione, affiatamento, Rally O!

Nella Rally O non viene esaltata la precisione dell’esecuzione dell’esercizio quanto il maggior affiatamento possibile del binomio.

La Rally Obedience (abbreviata spesso con Rally-O, RO o Rally O) è una disciplina sportiva relativamente recente: è stata infatti proposta per la prima volta negli Stati
Uniti nel 2000, da Charles Kramer, come variante all’Obedience dalla quale trae lo spunto iniziale, disciplina della quale Kramer era appunto Giudice.
Per diverso tempo la Rally O è stata considerata come uno sport di “ripiego” rispetto all’Obedience in quanto, per come è improntata, richiede un livello  di “pulizia” nell’esecuzione molto meno elevata: di fatto, potremo invece dire che è lo scopo finale della disciplina ad essere diverso. Nella Rally O, infatti, non viene esaltata la precisione dell’esecuzione dell’esercizio quanto il maggior affiatamento possibile del binomio. Altra sostanziale differenza tra le due discipline è la possibilità data al binomio della Rally O di poter “colloquiare” in maniera quasi continuativa: mentre nell’Obedience non sono previste molte parole, se non legate strettamente ai comandi, nella Rally O il conduttore può lodare il cane ogni qualvolta questo assume un comportamento corretto in relazione all’esercizio da eseguire.

Regolamento di gara

Entrando nello specifico, nella Rally O viene chiesto al binomio di affrontare un particolare percorso costituito da varie tappe (da qui l’attribuzione del nome “Rally”) che assumono la denominazione di “stazioni” (o anche detti “cartelli”). Il numero delle stazioni che costituiscono il percorso è variabile in funzione della Categoria (Classe) in cui si gareggia: si va dalle 15 stazioni previste per la Categoria L1 (livello 1 base), alle 18 previste per la Categoria L2 (livello 2 intermedia), per finire alle 20 stazioni della Categoria L3 (livello 3 avanzata). I cartelli sono in tutto 90, inclusi anche quello che indica lo Start e lo Stop e quelli “Bonus”, e descrivono in formato grafico l’esercizio da compiere.
Anche in questo caso la suddivisione dei cartelli segue la logica di difficoltà crescente determinato dalla Categoria cui si riferiscono: i primi 36 sono quelli riservati alla Categoria L1, dal n.37 al n.54 descrivono gli esercizi per la Categoria L2 e dal n.55 al n.72 quelli L destinati alla L3. I cartelli “Bonus” (anch’essi suddivisi in Categorie) descrivono esercizi che possono essere eseguiti al termine del percorso tracciato dal Giudice e, pur se non vi è obbligo per il binomio di eseguirli, sono quelli destinati ad attribuire un “Bonus” aggiuntivo al punteggio realizzato dalla coppia al termine del
tragitto. Ciascun binomio affronta il percorso di gara partendo con una “dotazione” iniziale di 200 punti; da questi, per ciascun errore, vengono detratti dei punti (penalità) in funzione del tipo di sbaglio commesso nell’esecuzione dell’esercizio. Il valore delle penalità varia da 1 solo punto per gli errori più lievi ad un massimo di 10 punti per gli errori essenziali che, di fatto, costituiscono una “non esecuzione” di quanto chiesto. Il superamento del “Bonus” (facoltativo) consente, come detto, un recupero dei punti persi durante il percorso (da 1 a 10 a seconda del livello di precisione nell’esecuzione dello stesso). Un percorso netto (senza errori) ed un “Bonus” eseguito correttamente attribuiranno al binomio un punteggio pari a 210 su 210 punti disponibili. Tra i cartelli a disposizione del Giudice per tracciare il percorso, ovviamente anch’esso disegnato con maggiore difficoltà per le Categorie superiori, possiamo distinguerne due tipi, in base alle funzioni essenziali ad essi associate: taluni sono detti “di movimento” ed altri sono definiti “stazionari”.
Al termine dell’esecuzione di un esercizio di tipo “stazionario” è possibile concedere al cane un rinforzo (usualmente si tratta di una ricompensa in cibo), mentre non è consentito utilizzare il cibo durante le fasi di “movimento”, né tantomeno utilizzarlo per “adescare” il cane inducendolo a seguire il conduttore. Ciò nonostante, è possibile utilizzare il cibo al di fuori delle occasioni nella quali è di regola previsto, dichiarandone al Giudice, preventivamente, l’utilizzo; ciò costituirà una penalità (pari a 5 punti) ma tale escamotage può consentire al conduttore di “riprendere” su sé stesso l’attenzione del proprio compagno a 4 zampe ed uscire da un possibile impasse durante il percorso. Lo spostamento del binomio da una stazione all’altra va eseguito in condotta e a passo normale.
Al fine di consentire un’ampia partecipazione di binomi sia alla disciplina che alle gare di Rally O, facendo particolare riferimento a cani non più in tenera età o con difficoltà motorie (seppur non invalidanti), è stata creata una Categoria ad hoc: quella degli Over. In questo caso, trattandosi di cani che, seppur in età avanzata, sono in possesso di competenze di tutto rilievo, i cartelli sono scelti dal Giudice tra tutti quelli delle Categorie (L1, L2 ed L3), eccezione fatta per quelli che prevedono esercizi con posizione di terra e limitando al massimo anche quelli che includano il comando “seduto”: il fine è quello di evitare esercizi che possano mettere sotto stress le articolazioni dei cani anziani.
Il passaggio tra una Categoria e quella superiore si ottiene conseguendo tre giudizi di “Eccellente” (da due giudici diversi) nei percorsi effettuati in gara nella Categoria di appartenenza e verrà attribuita la Qualifica di livello 27 (QL1, QL2, QL3). Per ottenere tale grado di giudizio il binomio deve riportare al termine del percorso un punteggio pari o superiore a 190 punti sui 210 disponibili.

La Rally O nel panorama degli EPS del CONI

La maggior parte degli EPS del CONI ha incluso nei programmi di formazione sportiva offerti ai propri iscritti la disciplina della Rally Obedience. Norme e regolamenti sono in tutto e per tutto similari e riprendono, in linea di massima, quelli che sono i Regolamenti Internazionali della disciplina. In tale ambito ciascun EPS ha voluto dare una propria connotazione distintiva, aggiungendo o modificando alcuni degli esercizi previsti.

Organizzazione delle gare e Campionato Nazionale OPES

Ciascun EPS organizza gare di Rally Obedience a vari livelli di partecipazione: gare intra Sociali, Regionali e Campionati nazionali. In tale quadro, la “policy” OPES e lo spirito sportivo che contraddistinguono l’Ente intendono essere assolutamente inclusivi: non è fatto alcun divieto all’iscritto e praticante la Rally O di OPES di poter partecipare a Gare e manifestazioni relative alla stessa disciplina organizzate dagli altri EPS. Lo sport, nell’ottica di OPES, deve accumunare, non dividere. Vista la recente introduzione della Rally O nel panorama sportivo della cinofilia OPES, per l’anno in corso non è stato ancora organizzato un calendario di gare a livello Regionale o Nazionale, lasciando alle ASD aderenti al circuito la possibilità di organizzare manifestazioni sportive locali.
Tale progetto sarà affinato certamente per l’anno sportivo 2020-2021, pur nel rispetto ed in aderenza alla filosofia sportiva descritta.

Rally O: un’attività sportiva per tutti

La prerogativa della Rally O è quella di essere un’attività sportiva da poter svolgere in tutta serenità, poiché priva di ogni tipo di coercizione. Dal punto di vista fisico il massimo impegno richiesto, sia per quanto riguarda il cane che per il conduttore, è quello di mantenere un passo costante (ma anche non troppo sostenuto) per alcuni tratti del percorso.
Tale peculiarità lo rende accessibile sia ai cani molto giovani (dai 6 mesi in su) che a quelli più anziani (dagli 8 otto compiuti è possibile gareggiare nella Categoria Over). Il fatto di non essere un’attività sportiva che richiede una specifica preparazione atletico fisica per il conduttore rende altresì questo sport aperto a proprietari di qualsiasi età. Il tempo concesso per il completamento del percorso è anch’esso in linea con la filosofia finora espressa: si va dai 6 minuti concessi alla Categoria L1 (esecuzione di 15 stazioni) ai 5 minuti per le Categorie L2 ed L3. Ovviamente la Categoria Over si misura sulla distanza delle 15 stazioni con un tempo massimo assegnato di 6 minuti. Va detto che il tempo impiegato per concludere il percorso svolge un ruolo puramente marginale, in quanto funge solo da discriminante tra i partecipanti che ottengono lo stesso punteggio di gara senza, per questo, influire sul giudizio finale conseguito dal binomio (Eccellente, Molto Buono o Buono).
A parere delle persone che già da tempo praticano questa disciplina appare chiaramente visibile un miglioramento concreto nella gestione e nella crescita relazionale legate al proprio cane, tali da consigliare ai proprietari questa attività come un concreto proseguimento per un qualsiasi processo educativo.

La formazione degli istruttori e dei giudici

Il percorso formativo degli Istruttori Rally O è strutturato su un unico livello. Il corso, articolato su un programma di studi teorico-pratici che si sviluppa su 4 weekend, ha lo scopo di formare tecnici qualificati che conoscano il regolamento e che acquisiscano le necessarie competenze tecnico-sportive sia per preparare i binomi che intendano partecipare alle gare, sia per allenare quelli che intendono praticare la Rally Obedience a livello ludico-sportivo. Il requisito di base per poter partecipare al Corso Istruttori è quello di essere in possesso della qualifica di Educatore/Istruttore Cinofilo rilasciato da uno degli EPS riconosciuti dal CONI.
Per quanto attiene alla qualifica di Giudice, questa si ottiene mediante la partecipazione ad un corso, della durata complessiva di 3 fine settimana, durante le quali dovranno essere acquisite, oltre alle necessarie competenze tecnico-sportive per giudicare una gara (criteri di giudizio ed attribuzione delle penalità), le tecniche per la realizzazione dei percorsi di gara/allenamento. Il pre-requisito per poter accedere alla qualifica di Giudice è quello di essere in possesso della qualifica di Istruttore di Rally O OPES da almeno un anno ed aver effettuato un tirocinio costituito da tre affiancamenti con almeno due giudici diversi in gare ufficiali. Sia il corso per Istruttori che quello per Giudici Rally O prevedono un esame finale e l’attribuzione di crediti formativi secondo i parametri prescritti dal Sistema Nazionale di Qualifica (S.Na.Q.) utilizzato nell’ambito del CONI.

Francesco D’ALESSANDRIS
Responsabile Nazionale Rally O OPES

Per l’articolo completo pubblicato sulla rivista XL dell’ente Opes Italia clicca << qui  >>

12 Settembre 2020 A PISA

Presso il Centro Cinofilo Dobredog di Pisa. Il referente Nazionale Francesco D’Alessandris svolgerà il corso per istruttori cinofili di Rally O’.