Gli IAA in qualità di cooterapia nel caso delle Terapie Assistite (TAA), possono facilitarci nell’
ottenere obiettivi che in una terapia tradizionale non sempre riusciremmo a raggiungere a causa della scarsa motivazione dell’utente
” Nello specifico, ho potuto notare come in presenza del cane, mediante la semplice attività di
accarezzamento dell’animale, i tempi necessari per l’ottenimento del medesimo obiettivo di
rilassamento motorio, giungano spesso a dimezzarsi. “
Lavorando in sanità come terapista ho eseguito per anni mobilizzazioni degli arti di persone con patologie neuromuscolari.
In caso di ipertono, a volte, è necessario qualche minuto per allentare la tensione muscolo-tendinea e “far sciogliere l’arto” prima di poter raggiungere il range di massima escursione
articolare possibile.
L’esperienza maturata nel corso degli anni negli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA), mi ha
fornito conferme riguardo la fondamentale importanza del ruolo da essi rivestito nel
raggiungimento degli obiettivi riabilitativi prestabiliti. Nello specifico, ho potuto notare come in presenza del cane, mediante la semplice attività di accarezzamento dell’animale, i tempi necessari per l’ottenimento del medesimo obiettivo di rilassamento motorio, giungano spesso a dimezzarsi.
Ciò è probabilmente da ricondurre al fatto che, sebbene le cause dell’ipertonia muscolare siano da addebitare ad alterazioni neurologiche, sembra che a volte un ruolo nell’insorgenza di tale stato sia esercitato anche dall’emotività dell’individuo.
Questa ipotesi potrebbe trovare conferma, dalla constatazione che la sola presenza dell’animale e
il contatto che ne consegue, comportano per la persona coinvolta nella terapia, uno stato di benessere e rilassamento mentale che vanno inevitabilmente ad influenzare anche la sfera fisica dell’individuo.
A seguito di questa introduzione a quella che è la “magia” che comportano gli IAA, parlando più nel dettaglio di attività, possiamo iniziare col dire che nei casi in cui sono presenti problematiche di
motricità grossolana o sensibilità, il semplice accarezzamento può essere sperimentato con diverse modalità: sfruttando l’intero palmo o magari solo la punta delle dita per pinzare il pelo e questo può essere fortemente stimolante per l’utente.
Volendo sfruttare le abilità presenti o residue di motricità fine è possibile lavorare con diverse tipologie di collare da fare sganciare all’utente.
Visto che le difficoltà motorie che possiamo apprezzare in una persona con disabilità multipla possono essere varie, necessariamente la scelta dell’intervento più appropriato dovrà essere accuratamente valutata.
Se ad esempio, ci troviamo in presenza di problematiche di deambulazione o equilibrio, possiamo
sfruttare un percorso motorio da realizzare insieme al cane andando a lavorare sugli obiettivi che ci eravamo preposti.
Gli IAA in qualità di cooterapia nel caso delle Terapie Assistite (TAA), possono facilitarci nell’
ottenere obiettivi che in una terapia tradizionale non sempre riusciremmo a raggiungere a causa
della scarsa motivazione dell’utente che invece, in presenza dell’animale, vive tutto in maniera più
ludica e soprattutto emotivamente coinvolgente.
Il concetto che mi preme fortemente ricordare in conclusione, consiste nell’importanza di un buon
lavoro d’equipe; concetto valido per gli IAA così come in sanità e in molti altri ambiti lavorativi.
In caso di TAA in particolare, la presenza di figure sanitarie all’interno dell’equipe risulta
indispensabile per la definizione degli obiettivi e la corretta impostazione del lavoro.
Un buon Responsabile di progetto non sarebbe in grado di ottenere grandi risultati se non
affiancato da un buon Referente d’intervento che, a sua volta, dovrà essere affiancato da un buon
Coadiutore del cane.
Solo la collaborazione e la condivisione permettono di ottenere un lavoro di squadra che porterà
tutti i suoi componenti al raggiungimento degli obiettivi stabiliti per il benessere dell’utente nel
pieno rispetto ed in totale sinergia con l’animale coinvolto.
Articolo realizzato dalla Dott.ssa Valentina Camuzzi, Dipartimento Dog Ability Assistance.
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