I cani con disabilità sono creature straordinarie
I limiti sono nella nostra testa
Dobbiamo togliere dal nostro vocabolario la parola PROBLEMA e sostituirla con la parola OPPORTUNITA’.
” I cani con disabilità sono creature straordinarie e i limiti sono nella nostra testa. Dobbiamo togliere dal nostro vocabolario la parola PROBLEMA e sostituirla con la parola OPPORTUNITA’ “
Spesso tendiamo ad associare la disabilità ad una limitazione, ad un ostacolo che impedisce di vivere una vita piena e felice. Tuttavia, i cani, e gli animali in generale, ci insegnano che questa visione è riduttiva e che, al contrario, la disabilità può essere un’opportunità per scoprire nuove potenzialità e per apprezzare con ancora più intensità la gioia di vivere.
Si tende a pensare ai cani con disabilità come ad animali sfortunati e bisognosi di cure speciali. Siamo portati a credere che abbiano qualcosa in meno. In realtà non hanno qualcosa in meno né in più, ma vivono semplicemente in maniera diversa.
I cani dimostrano una straordinaria capacità di adattamento e di apprendimento.
Un cane sordo, ad esempio, può imparare a comunicare con il suo compagno umano utilizzando il linguaggio dei gesti, mentre un cane cieco può sviluppare un senso dell’orientamento molto acuto e muoversi in autonomia anche in ambienti sconosciuti. Un cane con una disabilità fisica, grazie all’aiuto di ausili e attività pensate appositamente per i cani tripodi o paraplegici, può fare passeggiate, giocare e socializzare con altri cani.
La forza e la resilienza dei cani specialmente abili sono una fonte di ispirazione.
Ci insegnano che le difficoltà non devono impedirci di vivere una vita felice e appagante, anzi, possono essere un’occasione per crescere e per scoprire nuove risorse dentro di noi. Inoltre, ci insegnano anche l’importanza dell’empatia e della solidarietà. Accettando e rispettando le loro diversità, impariamo a guardare il mondo con occhi nuovi e a valorizzare le differenze che ci rendono unici.
I cani disabili sono delle risorse da cui imparare una diversa visione della realtà.
Un cane che viene considerato deficitario o menomato (quindi spesso scartato o eliminato) può in realtà insegnarci a relazionarci in modi diversi, rispettosi della diversità (imparare a rispettarne i tempi, le esigenze le fragilità le diversità e i punti di forza) e consapevoli dell’aiuto che possiamo infondere nelle vite di questi cani, ricevendone in cambio un arricchimento emozionale e spirituale.
Accogliere un cane specialmente abile nella propria famiglia significa non solo donare amore ad un animale bisognoso, ma anche arricchire la propria quotidianità con una preziosa lezione di vita.
Significa dare un esempio concreto di inclusione e rispetto per la diversità. Si insegna a se stessi e agli altri che le differenze non sono un limite, ma anzi una ricchezza da valorizzare.
Questi cani ci insegnano che la felicità non dipende dalle condizioni fisiche o sensoriali, ma dalla capacità di vivere con gratitudine ogni singolo istante. La gioia di vivere non dipende dalla perfezione, ma dall’amore che si riceve e si dona. Sono un esempio di come l’amore, la tenacia e la volontà di non arrendersi di fronte alle difficoltà possano aiutarci a superare qualsiasi ostacolo e a costruire una vita piena di significato.
Vivere con questi meravigliosi animali significa instaurare un legame unico e speciale, basato sull’empatia e sulla comprensione reciproca. Ci si prende cura l’uno dell’altro, si impara a comunicare in modo diverso e si sviluppa un senso di complicità profondo e inestimabile.
Si arricchisce la propria vita con una compagnia unica e preziosa.
I cani con disabilità sono creature straordinarie e i limiti sono nella nostra testa
Dobbiamo togliere dal nostro vocabolario la parola PROBLEMA e sostituirla con la parola OPPORTUNITA’.
Articolo realizzato da Roberta Colombo, Referente Nazionale Dipartimento Etico Cani Specialmente Abili Opes Cinofilia
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