CANI DA ASSISTENZA
Nascita ed evoluzione
Eravamo verso la fine degli anni ’80 quando la ricercatrice Bonnie M. Bergin ha portato per la prima volta negli Usa quelli che oggi sono conosciuti in tutto il mondo come “Service Dogs”; da quel momento in poi molte sono state le associazioni nate prima, e per ovvi motivi, negli USA, poi in Europa e, nel suo piccolo, anche in Italia.
Cosa sono i “Service Dog”?
Una domanda che spesso genera confusione essendo spesso identificati solo ed esclusivamente con i Cani per ciechi; sono invece molteplici le funzioni e le competenze che un cane può assumere per rientrare nella sopra citata categoria.
Abbiamo i cani da assistenza per persone con disabilità motoria, cani da supporto per persone con ritardi cognitivi, cani per persone affette da narcolessia, cani da allerta epilessia, ecc.
Questo dipartimento all’interno di Opes Cinofilia vuole portare in Italia la cultura dei “Service Dog”, nella maniera più etologicamente corretta, intendendo per “Etologicamente corrette” tutte quelle azioni che mettono il rispetto per il cane al primo posto, sfatando il mito che i “Service dogs” siano solo ed esclusivamente dei robottini ammaestrati che svolgono esercizi da circo.
Tutto questo si vuole realizzare attraverso la formazione di professionisti che, oltre a dover interagire con il cane, abbiano bene in mente quali siano gli strumenti più consoni per interagire con il disabile e con la famiglia dello stesso, aspetto fondamentale perché si crei nella maniera più corretta possibile quello che reputiamo essere la base sostanziale del futuro binomio Disabile/Cane: l’aspetto Relazionale.
IL PROGETTO OPES CINOFILIA
Proprio partendo da quest’ultimo concetto, il corso di formazione non sarà, anzi non potrà essere, il classico corso di formazione dove al futuro Tecnico per Cani Da Assistenza verranno insegnate “solamente” le metodologie per far fare al cane i classici esercizi che sono nell’immaginario collettivo di chi pensa ad un “Service dog”, come ad esempio riportare oggetti, aprire e chiudere porte, togliere indumenti…
Ovviamente tutto ciò sarà parte integrante del corso, ma verrà anche posto un accento particolare, per mezzo dell’intervento di professionisti che tutti i giorni toccano con mano il rapporto con persone diversamente abili, su quello che deve essere il corretto approccio alla disabilità stessa: come toccare le giuste corde nella persona diversamente abile che ci chiederà un cane, come entrare nella maniera più corretta possibile all’interno di una famiglia che, per ovvi motivi, vive una quotidianità ricche di ostacoli e di difficoltà che l’arrivo di un cane dovrà quantomeno placare, non di certo peggiorare.
Il corso è aperto a tutti gli educatori, addestratori, istruttori cinofili che vogliano mettersi in gioco in un settore sicuramente di nicchia, ma che se affrontato nella maniera corretta, arricchirà di emozioni uniche il nostro già bellissimo lavoro con i cani.
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CANI D'ASSISTENZA
Nascita ed evoluzione
Eravamo verso la fine degli anni ’80 quando la ricercatrice Bonnie M. Bergin ha portato per la prima volta negli Usa quelli che oggi sono conosciuti in tutto il mondo come “Service Dogs”; da quel momento in poi molte sono state le associazioni nate prima, e per ovvi motivi, negli USA, poi in Europa e, nel suo piccolo, anche in Italia.
Cosa sono i “Service Dog”?
Una domanda che spesso genera confusione essendo spesso identificati solo ed esclusivamente con i Cani per ciechi; sono invece molteplici le funzioni e le competenze che un cane può assumere per rientrare nella sopra citata categoria.
Abbiamo i cani da assistenza per persone con disabilità motoria, cani da supporto per persone con ritardi cognitivi, cani per persone affette da narcolessia, cani da allerta epilessia, ecc.
Questo dipartimento all’interno di Opes Cinofilia vuole portare in Italia la cultura dei “Service Dog”, nella maniera più etologicamente corretta, intendendo per “Etologicamente corrette” tutte quelle azioni che mettono il rispetto per il cane al primo posto, sfatando il mito che i “Service dogs” siano solo ed esclusivamente dei robottini ammaestrati che svolgono esercizi da circo.
Tutto questo si vuole realizzare attraverso la formazione di professionisti che, oltre a dover interagire con il cane, abbiano bene in mente quali siano gli strumenti più consoni per interagire con il disabile e con la famiglia dello stesso, aspetto fondamentale perché si crei nella maniera più corretta possibile quello che reputiamo essere la base sostanziale del futuro binomio Disabile/Cane: l’aspetto Relazionale.
IL PROGETTO OPES CINOFILIA
Proprio partendo da quest’ultimo concetto, il corso di formazione non sarà, anzi non potrà essere, il classico corso di formazione dove al futuro Tecnico per Cani Da Assistenza verranno insegnate “solamente” le metodologie per far fare al cane i classici esercizi che sono nell’immaginario collettivo di chi pensa ad un “Service dog”, come ad esempio riportare oggetti, aprire e chiudere porte, togliere indumenti…
Ovviamente tutto ciò sarà parte integrante del corso, ma verrà anche posto un accento particolare, per mezzo dell’intervento di professionisti che tutti i giorni toccano con mano il rapporto con persone diversamente abili, su quello che deve essere il corretto approccio alla disabilità stessa: come toccare le giuste corde nella persona diversamente abile che ci chiederà un cane, come entrare nella maniera più corretta possibile all’interno di una famiglia che, per ovvi motivi, vive una quotidianità ricche di ostacoli e di difficoltà che l’arrivo di un cane dovrà quantomeno placare, non di certo peggiorare.
Il corso è aperto a tutti gli educatori, addestratori, istruttori cinofili che vogliano mettersi in gioco in un settore sicuramente di nicchia, ma che se affrontato nella maniera corretta, arricchirà di emozioni uniche il nostro già bellissimo lavoro con i cani.